Nel nostro occhio è presente una lente biologica, il cristallino, che è un organo trasparente all’interno del bulbo oculare che consente la messa a fuoco delle immagini, focalizzandole sulla retina che rileva l’immagine stessa, la trasforma in impulsi elettrici che vengono trasferiti tramite il nervo attico alla specifica area cerebrale che la interpreta e ci dà il senso di ciò che stiamo vedendo. Il cristallino va incontro ad un invecchiamento che comporta l’opacizzazione e la diminuzione di funzionalità. Di fatto, è un po’ come se rendessi opache le lenti degli occhiali: evidentemente non riusciresti a vedere bene. Questo fenomeno di opacizzazione è la cataratta, ovvero la formazione di un velo all’interno del cristallino che ne inficia la funzione.
Si tratta di un problema che interessa soprattutto soggetti in età non più giovanile, oltre la metà delle persone ottantenni ne soffrono o ne hanno sofferto negli anni precedenti. Normalmente colpisce un solo occhio ma spesso entrambi ma non si tratta di un contagio, dal momento che non c’è una causa da qualche microrganismo che possa giustificare la contagiosità. Chi soffre di cataratta, quindi ha una visione sfocata, i colori sembrano sbiaditi e spesso intorno alle luci si ha la visione di aloni ma le immagini possono anche risultare doppie e comunque la visione notturna è decisamente alterata. L’insorgenza è graduale e lenta al punto che nelle fasi iniziali può non essere riconosciuta, soprattutto se invece di rivolgersi ad un oculista ci si rivolge ad un ottico che provvede a fornire degli occhiali che sembrano essere risolutivi del problema di vista ma la vera soluzione è chirurgica. Altrettanto spesso l’uso di occhiali da sole o cappelli a tesa che riparano l’occhio dalla luce solare diretta possono essere di giovamento nei soggetti in cui la cataratta comincia a manifestarsi.
La causa della cataratta
La natura ha trovato il modo di costruire una lente costituita da acqua e proteine disposte in un modo tale da consentire la trasparenza di questa struttura biologica, una meraviglia, capace di modificare la propria forma sotto l’azione dei muscoli oculari permettendo la perfetta messa a fuoco di oggetti a distanze estremamente diverse, da pochi centimetri all’infinito ma con l’invecchiamento alcune proteine che costituiscono il cristallino vanno incontro ad una degradazione, un’alterazione che altera la struttura stessa del cristallino che perde la sua naturale trasparenza fino ad ostacolare il passaggio dei raggi luminosi. L’occhio nel suo insieme mantiene perfettamente la sua capacità di visione ma certamente se i raggi luminosi sono ostacolati, l’immagine non potrà arrivare correttamente alla retina e quindi al cervello.
Tra le cause della cataratta, oltre alla fisiologica alterazione del cristallino, dobbiamo anche identificare altre cause come la pressione alta e il diabete, il fumo e la carenza di verdure nell’alimentazione e l’esposizione a fattori fisici come la luce ultravioletta, radiazioni ionizzanti, tossine. Esiste anche un fattore famigliare predisponente. L’insorgenza prevalente è dopo i 60 anni con un graduale peggioramento con l’avanzamento dell’età ma esistono anche casi di insorgenza precoce, già intorno ai 40-50 anni. Frequentemente il cristallino varia il colore, assumendo una colorazione giallastra o tendente al marrone che altera, di conseguenza, la percezione dei colori nelle cose osservate.
La cura
La soluzione per il problema della cataratta è l’intervento chirurgico con la sostituzione del cristallino con uno sintetico, un intervento non complicato che, però, si tende ad eseguire solo nel momento in cui la presenza della cataratta altera la qualità della vita introducendo difficoltà nello svolgimento di comuni attività come la guida, il lavorare al computer, la lettura eccetera. Dopo l’intervento è normale un prurito e una certa ipersensibilità alla luce ma tutto si risolve rapidamente. Assolutamente da evitare lo sfregamento e la pressione sull’occhio e raccomandato l’uso di occhiali da sole.