Potare ortensie e rose
Siamo nel periodo in cui stiamo per salutare l’inverno, con i suoi freddi, le gelate per andare incontro alla primavera, la stagione che segna la rinascita della natura. Le piante sono ancora dormienti ma pronte a riprendere la piena attività con i primi tepori ed è proprio questo il momento di dedicare alcune cure al giardino di casa per preparare le piante alla ripresa vegetativa. In questi giorni in cui scriviamo stiamo facendo ancora i conti con l’aria gelida che arriva dalla Siberia ma presto tutto questo sarà archiviato. Questo è il momento di procedere alla potatura delle piante, se attendi troppo la pianta comincerà a germogliare e allora sarà tardi per realizzare questi interventi. In particolare, molto probabilmente, nel tuo giardino saranno presenti ortensie e rose che generalmente non mancano nei giardini di casa e a queste piante dedichiamo alcuni consigli su come realizzare al meglio la potatura.
Eseguire la potatura di rose e ortensie è abbastanza facile ma occorre seguire alcune piccole regole al fine di consentire la migliore vegetazione e fioritura, indispensabili affinché il tuo giardino sia ammirato da tutti, per incassare i complimenti delle persone che verranno a farti visita ma anche per te stessa, per avere la soddisfazione di aver fatto un buon lavoro per il quale le tue piante esprimono la loro gratitudine con fioriture eccezionalmente belle. Ti sarà capitato nella tua vita di assistere a fioriture deludenti, domandandotene il perché e la risposta più probabilmente verosimile è una potatura non ottimale. Il passo preliminare per una corretta potatura di Rose e Ortensie ma in tutti i casi in cui farai questa operazione, è conoscere la pianta, sapere su quali rami si svilupperanno le gemme da cui origineranno poi i fiori. Fondamentali anche gli attrezzi che userai, le lame delle cesoie devono essere ben affilate e pulite in modo da realizzare tagli netti, senza sfilacciature che sono dannose per le piante.
Come potare
Innanzitutto il taglio che farai sui rami non devono mai essere orizzontali ma obliqui rispetto allo stelo che tagli in modo da favorire il deflusso dell’acqua sulla superficie tagliata. Il taglio deve essere fatto al di sopra di una gemma rivolta verso l’esterno dello stelo ad una distanza di circa mezzo centimetro, in modo che tale gemma possa dare origine ad un ramo esterno alla pianta. Lo scopo della potatura è di dare maggiore aria alla chioma e favorire la crescita rigogliosa, anche con una maggiore esposizione alla luce. Piante troppo fitte, infatti, possono più facilmente essere attaccate da muffe e malattie. Ovviamente, se la pianta è troppo vuota, occorre dare maggiore volume all’interno, quindi la potatura va fatta al di sopra di una gemma interna.
Le Ortensie fioriscono dai rami dell’anno precedente, quelli nuovi che si sono sviluppati in questo periodo. Si riconoscono da quelli precedenti per la presenza di una gemma a punta sul ramo. La potatura deve interessare solo i rami che hanno già fiorito, accorciandoli soltanto di due o tre gemme che in genere si trovano alla medesima altezza, favorendo uno sviluppo cespuglioso della pianta. Ovviamente i rami malmessi, secchi o troppo esili vanno eliminati, così come quelli vecchi e legnosi che sono ormai sterili e tolgono energia ai rami produttivi.
Per le rose occorre considerare che la fioritura avviene solo sui rami nuovi, per cui la potatura deve tendere alla strategia di agevolare la crescita di questi, con più germogli possibili poiché questo garantisce una fioritura abbondante. Esistono molte varietà di rose, quelle a cespuglio vanno accorciate all’altezza desiderata, circa 30 cm da terra lasciando solo 2 o 3 gemme su ciascun ramo. La vegetazione farà crescere nuovi germogli da cui si svilupperanno nuove rose con una fioritura spettacolare. In ogni caso vanno sempre eliminati i rami secchi e quelli evidentemente danneggiati e malandati che tolgono risorse alla pianta.